Sulla salute della pelle ne abbiamo sentite davvero tante, e ultimamente si parla spesso del sole. E’ naturale, allora, chiedersi se il sole fa bene alla pelle.

Una domanda più che legittima!

Per anni ci hanno ripetuto che il sole è un nemico della pelle. Che bisogna evitarlo, coprirsi, spalmarci ogni tipo di filtro. Soprattutto nel caso dei bambini.
Ma non è sempre stato così.

Fino a pochi decenni fa, in molti ospedali italiani c'erano veri e propri “solarium terapeutici”. Si portavano i bambini all’aria aperta, esposti al sole per brevi periodi, perché si sapeva che la luce solare rinforzava le ossa, migliorava la pelle e stimolava le difese immunitarie.

Oggi, invece, siamo passati all’eccesso opposto: paura del sole, protezioni altissime usate ogni giorno, anche in città, e bambini che passano più tempo sotto le luci LED che sotto la luce naturale.

E allora, la domanda resta:
Il sole fa bene o fa male alla pelle?
La risposta è: fa bene, ma solo se viene usato con intelligenza e rispetto.

Perché il sole fa bene alla pelle

Mettiamo un attimo da parte preconcetti e stereotipi sul sole, e andiamo a vedere quali sono i fatti concreti.

Quelli che seguono sono tutti fatti scientifici sui benefici del sole sulla pelle.

1. Stimola la produzione di vitamina D

La vitamina D è essenziale per l’equilibrio della pelle e del sistema immunitario, oltre che per lo sviluppo osseo.
Senza esposizione diretta (e senza filtri), la pelle non riesce a produrre abbastanza vitamina D, e questo ha effetti anche su:

  • frequenza delle dermatiti,

  • infiammazioni croniche,

  • e sensibilità cutanea.

Nei bambini con dermatite atopica, un buon livello di vitamina D può ridurre i momenti acuti e il prurito.

Per questo motivo è consigliabile lasciare i bambini giocare all’aperto, ovviamente evitando gli orari in cui c’è più caldo.

E se non fosse sufficiente, si può sempre aiutare il sistema immunitario con un integratore di vitamina D come il nostro Vita D3rma: perché sappiamo che non è sempre possibile avere la giusta esposizione al sole.

2. Ha un’azione antinfiammatoria e antibatterica

Il sole, se preso in dosi brevi e regolari, ha un effetto calmante sulla pelle. Aiuta:

  • la rigenerazione dell’epidermide,

  • la regolazione della flora cutanea,

  • e riduce la proliferazione di germi patogeni.

Per questo in estate molte mamme notano un miglioramento della dermatite: meno prurito, meno sfoghi, meno lesioni.

Attenzione, però: questo effetto non vale per tutti i bambini con dermatite. Ci sono alcuni casi in cui l’estate è un periodo più complesso per la loro pelle: leggi l’approfondimento qui

3. Agisce anche a livello psicologico e ormonale

Il sole stimola la serotonina, il “neurotrasmettitore del buonumore”. Non a caso, nei paesi nordici (dove la luce del sole è ridotta rispetto al resto del mondo), gli abitanti spesso prendono integratori per sopperire alla mancanza di sole.

Una persona serena ha anche:

  • meno cortisolo (l’ormone dello stress),

  • e quindi una pelle meno infiammata, più stabile.

Stress, umore e cambiamenti possono avere un reale impatto sulla dermatite: scopri qual è l’effetto dello stress sulla dermatite.

Perché oggi si ha paura del sole?

“Non prendere troppo sole”

“Fai attenzione quando sei in spiaggia”

Molti genitori si spaventano leggendo dei rischi legati al melanoma, e in parte è giusto essere prudenti.
Ma c’è un dato da conoscere: alcuni studi* hanno osservato che l’incidenza del melanoma è aumentata negli ultimi decenni nonostante l’uso massiccio di creme solari.

Questo ha fatto emergere un dubbio: forse la pelle è stata indebolita, a causa dell’eccesso di protezione, unito alla carenza cronica di vitamina D.
Non bisogna dimenticare, infatti, che le creme solari chimiche in commercio spesso non sono pensate per le pelli sensibili dei bambini.

Le creme solari chimiche, infatti, spesso contengono:

  • filtri che possono avere un impatto sugli ormoni,

  • emulsionanti,

  • conservanti,

  • siliconi e petrolati, che possono alterare la barriera cutanea, specialmente nei bambini atopici.

Ecco che l’impatto di queste creme su una pelle già sensibile e alterata, può causare più irritazione, invece di proteggere. 

*Melanoma Epidemiology and Sun Exposure
Sara Raimondi, Mariano Suppa and Sara Gandini

Come esporsi al sole in modo sano

1. Prendere il sole con misura e regolarità

Anziché evitare completamente l’esposizione, meglio esporsi ogni giorno per 15-20 minuti, al mattino (prima delle 10) o dopo le 17. Questo:

  • stimola la vitamina D,

  • regola i ritmi biologici,

  • e riduce lo stress.

2. Prepara la pelle prima dell’esposizione

Idrata la pelle con Coccole di Elicriso, che crea una barriera naturale senza filtri né sostanze chimiche. Perfetta da applicare prima di uscire, soprattutto in primavera e nelle prime giornate calde.

Coccole di Elicriso è ricca di ingredienti lenitivi naturali, che mantengono la pelle idratata e protetta.

3. Dopo il sole: detersione e riparazione

Dopo l’esposizione, lava via sudore e sabbia con un detergente in polvere delicato, poi applica un olio doposole che nutra la pelle in profondità.

Ricorda sempre:

  • Usa acqua tiepida, non calda, né troppo fredda

  • Non strofinare la pelle per asciugarla; tamponala con dolcezza

Nei bambini con dermatite, il sole fa bene alla pelle?

La risposta è: sì, il sole può fare bene. Ma solo se viene “gestito” con consapevolezza.

Esporli in modo intelligente, senza abusare di protezioni chimiche, con tessuti leggeri e cura serale mirata, può:

  • migliorare la pelle,

  • ridurre le riacutizzazioni,

  • e soprattutto rafforzare il loro benessere generale.

“Metto la protezione e sto tranquilla”: un errore molto diffuso

Uno degli errori più comuni è pensare che: “Se metto la crema solare posso restare tutto il giorno sotto il sole.”

Ma non è così.

La crema solare (soprattutto se chimica):

  • non è uno scudo totale,

  • non protegge dall’infiammazione interna che può generarsi,

  • non sostituisce il buon senso.

Molti dermatologi oggi lo confermano: l’eccesso di esposizione, anche se protetti, danneggia comunque la pelle.

Non solo: le formulazioni con filtri chimici possono generare reazioni allergiche, alterazioni ormonali e danni alla barriera cutanea, specialmente nei bambini piccoli e nelle pelli già sensibili.

La vera protezione è l’equilibrio: stare al sole il giusto tempo, nei momenti giusti, con una pelle già sana e nutrita.

E se vuoi stare più tranquilla, puoi provare i consigli che ti ho indicato sopra. In più, ti consiglio di usare prodotti delicati per proteggerlo: come quelli nel nostro Kit Estate 110%, in edizione limitata.

Un abbraccio,

dott.ssa Lorenza

 

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