Quando si parla di dermatite e alimentazione, la verità è che non esistono regole rigide.
Lo dico da mamma, prima ancora che da professionista: ogni bambino è un mondo a sé, e ciò che scatena prurito o arrossamenti in uno, può essere perfettamente tollerato da un altro.

Tuttavia, è importante anche ricordarsi che l’alimentazione ha un reale impatto sul benessere della pelle. E anche la frutta e la dermatite hanno un legame da non sottovalutare.

Con il tempo ho capito che la pelle è lo specchio di quello che accade dentro, e l’alimentazione – anche quando sana – può diventare un’alleata o una miccia infiammatoria, a seconda del momento, dello stato dell’intestino, della stagione, della fase di crescita.

Ti racconto com'è andata con Elia

Durante lo svezzamento, la mela – uno dei primi frutti consigliati – lo faceva irritare. Apparivano rossori attorno alla bocca e la pelle diventava più secca.
Oggi? La mangia serenamente, ogni settimana.

Durante un inverno, appena Elia ha iniziato a mangiare il mandarino, ha avuto un’esplosione di dermatite sul viso e dietro le ginocchia. L’inverno precedente? Aveva mangiato lo stesso frutto senza nessun problema.

Le fragole invece – spesso demonizzate – non gli hanno mai dato alcun fastidio. Nemmeno in piena fase atopica.

Questo mi ha insegnato una cosa preziosa: non si tratta solo di frutta. È il contesto in cui la mangia che cambia davvero le cose.

Frutta e dermatite, non è sempre uguale

Una cosa che voglio dire forte e chiaro è questa: naturale non vuol dire sempre innocuo. Vuol dire osservabile.

Cosa significa? Non tutto ciò che è naturale fa “bene” a prescindere. Ciò che conta è la capacità di osservare il benessere della pelle, per comprendere meglio quando si irrita.

Questo principio vale anche per la frutta!

Per esempio, un frutto bio, di stagione, non trattato, ha una qualità diversa.

I problemi spesso non arrivano dal frutto in sé, ma da:

  • conservanti invisibili,

  • trattamenti post-raccolta,

  • frutta fuori stagione,

  • o peggio ancora, frutta industriale trasformata (succhi, mousse, frutta secca confezionata con solfiti…).

Il mio consiglio: se vuoi capire se un frutto è ben tollerato, sceglilo semplice, intero, biologico, senza zuccheri né additivi.
Solo così puoi davvero osservare la risposta della pelle.

Frutta e dermatite: come orientarsi

Se hai letto fino a qui, sicuramente ti starai facendo tante domande. Se ogni bambino è a sé, e se la qualità e le condizioni della frutta sono fattori importanti nel benessere della pelle… come faccio a capire cosa dare a mio figlio?

Secondo la mia esperienza personale con Elia, e la letteratura scientifica, ci sono alcuni frutti più “consigliati” e alcuni da tenere sotto osservazione.

Frutti amici della pelle (nei periodi delicati)

Ci sono alcuni frutti che possono essere dati quasi sempre, e che in genere non causano reazioni o irritazione. Tra questi troviamo:

  • Pera

  • Mela cotta o al vapore

  • Mirtilli

  • Avocado

  • Banana poco matura

Tutti ben tollerati se scelti maturi al punto giusto, bio e senza trattamenti post-raccolta.

Frutta da osservare individualmente

In questa categoria ho messo frutta che può essere data ai bambini con pelle sensibile, ma con attenzione. Alcuni bambini la tollerano bene, altri no.
Perciò, proponila al tuo bimbo tenendo osservato.

  • Fragole, frutti di bosco

  • Mandarini, kiwi, arance

  • Uva, mango, ananas

Non eliminarla a priori. Meglio testarla in un momento in cui la pelle è stabile, in piccole dosi 

Frutta da evitare in fase acuta

Ci sono alcuni frutti e prodotti derivati dalla frutta che sono sconsigliati. In particolare, è bene evitarli durante le fasi acute, quando la pelle è infiammata o c’è tanto prurito. Tra questi, troviamo:

  • Succhi confezionati

  • Frutta candita o disidratata industriale

  • Frutta matura lasciata troppo a lungo in frigo

  • Mix di frutta in barattolo

Non è “la frutta” il problema, ma il contesto industriale in cui spesso la troviamo. Avrai notato, infatti, come molti di questi alimenti sono lavorati - e spesso, al loro interno troviamo alte quantità di zucchero (come nel caso dei succhi).

E se hai già letto il mio blog, saprai bene come alimenti iper-lavorati o molto zuccherini abbiano spesso un impatto negativo sulla pelle.

Il mio consiglio da mamma

Da mamma di un bimbo con dermatite atopica, ho avuto modo di creare un metodo che mi ha aiutato moltissimo a gestire la sua pelle. 

Questo approccio è semplice ma efficace, e ti consiglio di provarlo a casa:

  • Tieni un piccolo diario alimentare: annota al suo interno le reazioni della pelle del tuo bambino. Ti accorgerai presto che emergeranno degli schemi o dei trend, a seconda del periodo che il tuo bimbo sta affrontando.

  • Prova un frutto per volta, in modo semplice: lascia che provi frutti diversi, senza pressioni e senza stress.

  • Ascolta la pelle. Ti parlerà, se la osservi davvero: monitorarla ti aiuterà a capire quale frutta specifica fa stare meglio il tuo bambino, e quale invece causa irritazione.

La frutta non va temuta, va capita.
Non serve vietare tutto: serve creare il momento giusto per ogni alimento, adattandolo alla fase che sta vivendo tuo figlio.

La pelle cambia. E anche le risposte.

La pelle dei nostri bambini non è statica: cambia con l’età, con la stagione, con il loro microbiota intestinale, con lo stress.
E noi, come mamme, possiamo imparare ad ascoltarla senza paura, ma con attenzione e amore.

Per questo motivo, non fermarti solamente ai miei consigli. Osserva, monitora, e accogli i cambiamenti della sua pelle.

Frutta e dermatite, i miei consigli da mamma e farmacista

Da mamma e farmacista, e fondatrice del Metodo Pelle Sana, ho capito che è necessario avere un approccio a 360°.

  • Ogni bambino risponde in modo diverso, anche in momenti diversi. Monitora la pelle e tieni conto anche dei fattori esterni (come ambiente, stress, detersione, ecc.).

  • La frutta può essere un’alleata potente, se è vera, semplice, naturale e ben scelta. Preferiscila bio, non trattata e di stagione.

  • Ciò che oggi irrita, domani può diventare tollerato (come è successo con Elia e la mela). Non ti spaventare se vedi dei cambiamenti: fanno parte del processo.

In questo modo, l’alimentazione può diventare il tuo alleato per gestire la pelle del tuo bambino.

E se vuoi un aiuto in più, scopri il mio ebook digitale: “Alimentazione e Pelle Sensibile”, che raccoglie tantissimi consigli utili per aiutare la pelle, dall’interno (e a misura di bambino!).


Un abbraccio,
dott.ssa Lorenza

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